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    Crest Porsche Già alla metà degli anni 60 gli ingegneri della PORSCHE, dopo decennali esperienze nel mondo delle competizioni, erano giunti alla considerazione che il motore montato in posizione centrale (davanti all’asse posteriore), migliorasse notevolmente la tenuta di strada per via di una vantaggiosa e più proficua distribuzione dei pesi.
Questa quindi sarebbe stata la soluzione ottimale per la costruzione di una nuova vettura sportiva dalle linee originali.

 

Il progetto nelle mani del Dott. Ferry Porsche rivedeva nei minimi particolari quanto qualche anno prima era stato frutto di ricerca, in materia di carrozzeria, dello Studio di Design Gugelot di Ulm.
Il pianale ideale? Quello della 911, viste le esigenze di rigidità richieste dal nuovo modello che poteva trasformarsi da Coupè a Targa in pochi secondi. 
  

 

Contemporaneamente in VolksWagen il Dott. Heinz Nordhoff, che di lì a qualche anno avrebbe varcato la soglia della pensione, pensava a quale auto potesse essere l’evoluzione delle versioni coupè e cabrio prodotte con la Karmann-Ghia e lanciate sul mercato già dal 1955 la prima e dal 1957 la seconda. 

 

      

Inizialmente dotate del motore da 1,2 litri del Maggiolino, erano poi state sviluppate fino a raggiungere la cilindrata di 1.600 cc.